Programma GOL
Il programma Gol è un’azione di riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro.
Dispone di risorse pari a 4,4 miliardi di euro. Elemento costitutivo della riforma Gol, da cui dipendono i finanziamenti Ue, è la definizione di milestone e target. Entro il 2025 coinvolgerà 3 milioni di beneficiari, di cui 800.000 in attività formative, 300.000 delle quali relative alle competenze digitali.
Gol è attuato dalle Regioni e Province autonome sulla base dei Piani regionali (Par) a suo tempo approvati da Anpal (l’ex Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro).
La sua attuazione è connessa al Piano di potenziamento dei centri per l’impiego e al Piano nazionale nuove competenze.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è titolare del programma Gol. A seguito della riorganizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 2024, il Ministero ha acquisito le precedenti competenze di Anpal, relative a: coordinamento e monitoraggio del programma, vigilanza sull’attuazione degli interventi delle Regioni, presidenza del Comitato direttivo di Gol. Quest’ultimo costituisce la cabina di regia del programma, che riunisce il livello centrale e quello regionale.
Il programma Gol si basa sulla personalizzazione dei servizi. Le persone sono indirizzate al percorso più adeguato grazie all’orientamento di base mirato e alla valutazione dell’occupabilità attuata tramite l’assessment quali-quantitativo (patto di servizio Gol).
Il programma Gol – Garanzia di occupabilità dei lavoratori si rivolge a:
- beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: le specifiche categorie di lavoratori saranno individuate nell’ambito della prossima riforma degli ammortizzatori sociali; a legislazione vigente, si tratta dei lavoratori per i quali è prevista una riduzione superiore al 50% dell’orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi;
- beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro: disoccupati percettori di Naspi o Dis-Coll;
- beneficiari di sostegno al reddito;
- lavoratori fragili o vulnerabili: giovani Neet (meno di 30 anni), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre);
- disoccupati senza sostegno al reddito: disoccupati da almeno 6 mesi, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi;
- lavoratori con redditi molto bassi (cd. working poor): il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo è inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale.