PartirĆ oggi 12 novembre la nuova edizione 2020 di Eduscopio.it. Il portale nato nel 2014, ĆØ erogato gratuitamente e si propone di aiutare gli studenti e le loro famiglie nel momento della scelta della scuola dopo la terza media. Eduscopio ĆØ diventato in questi anni un riferimento per le famiglie e per le scuole come dimostrano gli oltre 1,8 milioni di utenti unici che hanno a oggi visitato il portale.
Per la nuova edizione di Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di circa 1.275.000 diplomati italiani in circa 7.400 indirizzi di studio.
Nellāambito di Eduscopio sono ormai ampiamente consolidati i risultati degli indirizzi nati con la riforma Gelmini del 2010: in particolare, i Licei scientifici delle scienze applicate scorporati da quelli dei Licei scientifici tradizionali, e i Licei delle scienze umane ā opzione Economico sociale. Si confermano stabili anche i risultati delle analisi condotte sullāindicatore chiamato Percentuale di diplomati in regola, il quale mostra per ogni scuola quanti studenti iscritti al primo anno hanno raggiunto senza bocciature il diploma cinque anni dopo. Se la percentuale ĆØ alta la scuola ĆØ molto āinclusivaā e si impegna a portare avanti il maggiore numero di studenti, senza praticare una severa politica di selezione e scrematura; se la percentuale ĆØ bassa la scuola ĆØ molto selettiva e gli studenti sono incappati in bocciature e/o hanno abbandonato lāistituto.
Le loro analisi rivelano che non vi ĆØ alcuna relazione sistematica tra una maggiore selettivitĆ della scuola e migliori risultati dei diplomati allāuniversitĆ , semmai il contrario: in media sono proprio gli studenti delle scuole meno selettive durante il percorso quinquennali a ottenere poi i risultati migliori allāuniversitĆ , , a conferma che efficacia formativa ed equitĆ possono andare di pari passo.
Per quanto riguarda gli istituti tecnici, economici, tecnologici e professionali, i cui diplomati in maggioranza cercano subito lavoro dopo la maturitĆ , Eduscopio ci rivela che lāindice di occupazione (la percentuale di occupati che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal diploma misurata su quanti non si sono immatricolati allāuniversitĆ ) ha continuato a crescere ā nel periodo considerato, ovviamente pre-Covid – confermando il trend dello scorso anno. La crescita riguarda sostanzialmente tutti gli indirizzi di studio nelle regioni del Nord e del Centro. Il Sud ha situazioni piĆ¹ differenziate, ma comunque ci sono segnali incoraggianti anche in queste ragioni, come suggeriscono i dati delle cittĆ principali (Napoli, Bari, Palermo), come pure di altre province.
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FONTE: EUDUSCOPIO.IT